Classifica dei passaporti del Burundi
La classifica dei passaporti del Burundi rispetto agli altri passaporti mondiali è calcolata sommando il numero di Paesi che consentono ai titolari di passaporto del Burundi di entrare senza visto (ossia i Paesi senza visto) e quelli che consentono ai titolari di passaporto del Burundi di entrare ottenendo un visto all\'arrivo (ossia i Paesi con visto all\'arrivo) o un\'autorizzazione elettronica al viaggio (eTA). Attualmente esistono 18 Paesi esenti da visto per il passaporto del Burundi, 28 Paesi con visto all\'arrivo e 1 destinazione eTA.
Complessivamente, i titolari di passaporto burundese possono entrare in un totale di 47 destinazioni: senza visto, con un visto all\'arrivo o con un\'eTA. Di conseguenza, il passaporto del Burundi si colloca all\'88° posto nel mondo.
Oltre a questi Paesi esenti da visto e a quelli con visto all\'arrivo, ci sono altre 182 destinazioni in cui i titolari di passaporto burundese hanno bisogno di un visto fisico per entrare o di un eVisa (cioè Paesi con obbligo di visto).
Informazioni sul Burundi
La Repubblica del Burundi è un\'ex colonia belga. Si trova in Africa centrale ed è composta da 18 province. Confina con la Tanzania, il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo. Le province più importanti sono Gitega, Ngozi e Muyinga. Il Burundi è un Paese africano relativamente piccolo, con una superficie di 27.834 chilometri quadrati. Il clima è equatoriale e la geografia è dominata da terreni collinari e montuosi.
La popolazione complessiva è di 12,6 milioni di persone. La capitale del Paese è Gitega. La città più grande è Bujumbura, con 331.000 abitanti. Altre città importanti del Paese sono Bobo-Muyinga, Ruyigi e Ngozi. L\'aeroporto più grande è l\'Aeroporto Internazionale Melchior Ndadaye (BJM). Ha un traffico annuale di circa 131.000 passeggeri. Collega il Paese a destinazioni in tutta l\'Africa e al Belgio. Prende il nome da Melchior Ndadaye, il primo presidente democraticamente eletto del Paese.
Il Burundi ha ottenuto l\'indipendenza dal Belgio nel 1962. La sua cultura è dominata da un mix di tradizioni e dall\'eredità belga. La religione principale del Paese è quella cattolica romana, praticata dal 62%. Le lingue ufficiali del Paese sono il francese, il kirundi e l\'inglese. Il sistema giuridico si basa sul diritto civile e consuetudinario belga. La forma di governo è una repubblica presidenziale. Il presidente Evariste Ndayishimiye è il capo di Stato e di governo eletto. Le elezioni si svolgono ogni 5 anni.
La valuta ufficiale del Paese è il franco burundese (BIF), con un tasso di cambio attuale di 2,842 BIF per il dollaro USA. Il Burundi ha un\'economia aperta, con un PIL di circa 3,6 miliardi di dollari. Si tratta di una delle economie più piccole dell\'Africa. Il reddito pro capite è di 292 dollari e i principali settori che contribuiscono al PIL sono i servizi e l\'agricoltura. I principali prodotti di esportazione sono il caffè e l\'oro. Il governo cerca di diversificare ulteriormente il settore, ma lo sviluppo è lento.
Il Burundi è una destinazione turistica in via di sviluppo che offre attrazioni limitate. È noto per la sua fauna selvatica e i suoi parchi nazionali. Alcune destinazioni sono la capitale Bujumbura, il Parco nazionale del fiume Rusizi, la foresta naturale di Kigwena e il Monte Heha. La maggior parte dei 299.000 visitatori annuali proviene dai Paesi africani confinanti e da alcuni europei. Il governo ha messo in atto un piano di sviluppo turistico ventennale con il finanziamento della Banca Africana di Sviluppo.